Bella amici bloggers, si lo so sto stressando ma giuro che questo è l’ultimo per questo periodo poi se ne riparlerà alla prossima occasione utile… Potremmo dare due titoli a questo post: “prima vacanza del 2012” “festa di laurea parte terza” bene diciamo che è un po’ tutti e due anche se in verità abbiamo deciso di partire (io e Giada) per festeggiare le nostre lauree visto che per assistere alle rispettive sedute era un mezzo problema perché sono capitate vicine nel mese più a cazzo del 2011. Meta: Copenaghen, perché Cph a gennaio è una gran bella domanda, diciamo che abbiamo scelto in base alla città e non al clima e diciamo che ok ci aspettavamo indubbiamente freddo, ma non QUEL freddo.. che poi in realtà la temperatura era accettabile, ma il vento era qualcosa di assurdo, ma ai problemi climatici ai relativi reumatismi ci arrivo strada facendo per ora lasciatemi partire.
Siamo partite da Milano il 26 pomeriggio (io sono salita due giorni prima per gli Apes) alle 18 circa e siamo arrivate due ore dopo, il volo è stato tranquillo, o meglio è stato tranquillo fino a quando la ragazza danese seduta di fianco a noi non si è alzata mostrandoci una strana cerniera anale, e poi via Giada attacca a ridere come un’idiota, non l’avevo mai vista ridere in questo modo, e poi là a farci i film porno, eh ma sai lì fa freddo mica possono spogliarsi nudi, hanno le cerniere strategiche, ne avrà anche una circolare intorno i capezzoli e via così.. e Giada rideva e non si fermava più..
Una volta atterrate vai a farti mille km per andare a recuperare la valigia che mi avevano imbarcato e poi via in metro per raggiungere l’ostello seguendo le indicazioni alla lettera, trovarlo è stato facile, ovviamente i primi attimi di spaesamento ma alla fine l’abbiamo trovato senza particolari problemi. Il tempo di arrivare, saldare il conto e lasciare la valigia usciamo a mangiare, dopo aver camminato un po’ nella via più merdosa di Cph (per dare ascolto allo stronzo dell’ostello) ci siamo infilate nel primo posto aperto che abbiamo trovato e cioè un ristorante messicano, che era anche buono alla fine, non buonissimo ma ci siamo saziate ed era questo l’importante, e già prima sera se ne vanno 18 euri a testa, ma eravamo ancora inesperte (che poi ok 18 euro li spendo anche a Cosenza per mangiare messicano) finita la cena romanticissima che abbiamo dovuto mangiare in 10 min perché stavano chiudendo torniamo a dormire..
Secondo giorno, sveglia presto, doccetta al volo, ci imbottiamo come due eschimesi (mamma grazie per i collant) e via alla scoperta di questa città che ci aspettavamo molto più bella (ok che il periodo non aiuta ma in ogni caso non c’era granchè da vedere) ci fermiamo a fare colazione, ignare dei prezzi, ci sediamo prendiamo un normalissimo cappuccino e un cornetto che da calabrese a definirlo tale mi vergogno, ci dice il conto e ci da una mazzata sul collo.. 10 euro a testa.. QUANTOOOOOOO????? Sti cazzi se questi sono i prezzi mi sa che da domani ci dobbiamo organizzare diversamente (cosa che abbiamo fatto). Finita l’abbondantissima (uuaa) colazione iniziamo il nostro giro, partendo da Stroget che è la via principale ci infiliamo in una traversa per andare a vedere una torre (Rundetarn) che a quanto pare un milione di anni fa era un osservatorio.. no ma bella eh, bella merda!! Come prima tappa abbiamo iniziato proprio alla grande, poi da lì siamo andate a vedere la cattedrale altra incommensurabile cacata e poi il municipio che già era un po’ più decente, da lì abbiamo fatto tutta la Stroget fino a Radhuspladsen, una delle piazze principali che ovviamente abbiamo trovato impalcata perché io già da sola ho sfiga, giada da sola ha sfiga, in due non vi dico, hanno impalcato tutto quello che si poteva impalcare compresa l’acqua cazzo! In questa piazza c’era di carino il barometro, poi là vicino c’è il Tivoli, un parco divertimenti che ovviamente era chiuso perchè non è periodo e l’hard rock cafè che ovviamente abbiamo visitato ed era carino, da fuori non sembra ma è anche grandicello, che poi vabbè gli hard rock sono tutti uguali. Sempre nei paraggi ci siamo imbattute nel Lego store, che in realtà cercavamo ma sulla mappa non riuscivamo a beccare la strada, bene il Lego store è una gran figata, o meglio sono fighissime le sculture all’interno tipo il dragone sul muro, il quartiere Nyhavn, Tower Bridge, i personaggi, la parete interamente decorata, erano fatte tutte benissimo, poi il negozio in se non è nulla di che, vende solo i Lego (ma no??), io lo cercavo perché volevo una maglietta ma non ce n’erano. Poi abbiamo anche un po’ cazzeggiato, abbiamo costruito il nostro lego cercando di farlo più somigliante possibile ma Giada che voleva farsi figa alla fine sembrava una transgender, io che volevo farmi con una faccia simpatica sembravo una povera rincoglionita, ma forse è meglio se faccio parlare la foto.
Finito il momento cazzeggio continuiamo il nostro giro fino a Hojbro per vedere una statua nell’acqua, la statua di Tritone e i sette figli, che non è sto granchè però è originale, sta nell’acqua sotto a un ponte, poi lì intorno c’è tutta una serie di strutture, nessuna memorabile tant’è che non mi ricordo nemmeno i nomi a parte la chiesa Nikolaj, si prosegue verso Nyhavn una delle strade caratteristiche anche questa a mio avviso in una stagione decente deve essere molto bella soprattutto da vedere in battello, poi tra le impalcature, il deserto e il resto ha perso parecchi punti.. per pranzo decidiamo di assaggiare i caratteristici Polser e cioè una specie di hot dog che vendono per strada che sono anche buoni ma troppo cari vista la grandezza… anche per il pranzo dobbiamo organizzarci diversamente.. insomma se vogliamo restare in budget e farci anche le gite dobbiamo barboneggiare a tutte le ore.. finito il pranzo al freddo e al gelo continuiamo verso Amalienborg, una grande piazza anch’essa niente di che, abbiamo assistito al cambio della guardia giusto 40 secondi il tempo di romperci le palle e dirigerci verso altre rotte.. ci incamminiamo verso la fontana di Gefion ed è stata una grandissima delusione perché l’abbiamo trovata completamente prosciugata e pensare che doveva essere veramente bella, che peccato, lì vicino c’è una chiesetta molto carina (St. Alban) proseguiamo sul porto (con il mare completamente ghiacciato.. mai vista una cosa del genere) fino a raggiungere il simbolo della città e cioè la Sirenetta, un freddo mai visto (il freddo sirenetta) o meglio un vento mai visto, anche perché è tutto aperto madonna che sofferenza non vedevamo l’ora di tornare a riscaldarci.. Dopo la Sirenetta tappa Kastellet altra ennesima sola immonda e poi via verso Rosenborg a vedere il castello dall’esterno immerso in un parco che era anche bello e il parco fiorito deve essere molto bello. Nel parco ne abbiamo approfittato per fare una pausa birretta e patatine (che tra l’altro sono ancora a Copenaghen da qualche parte) vista anche la pochezza del polser e poi belle ibernate via verso un posto caldo… l’ostello, momento relax (ho ricominciato a vedere il rosa della mia pelle) e poi momento cena… eh si lo so ragazzi è triste ma provate voi ad andare a mangiare in qualche locale con un budget ristretto :D .. cena da mc donalds (Giada ha avuto uno sconto per i guanti, in compenso ha solo dovuto farsi qualche foto con i bambini… scherzo, era solo per dire che Giada andava in giro con dei guanti bianchi e rossi che sembrava Ronald McDonald) e dopo la cena via a fare una doccetta e a dormire stanche morte (ricordiamo il momento favolette per far addormentare Giada perché sennò dorme male)
Terzo giorno, ce la prendiamo un po’ più comoda e infatti ci svegliamo alle 9.30 invece che alle 8.30 con calma ci prendiamo un cappuccino al supermercato (il tempo di uscire dalla porta e diventa un calippo) poi andiamo da Aldolino (Aldi un supermercato) e ci attrezziamo per il pranzo come due rumene e prima tappa Christiania (il green light district) il quartiere hippy dove puoi tranquillamente farti le canne e nessuno viene a romperti le palle (anche se è illegale) il quartiere è carino, particolare, sembra di camminare in una discarica per certi versi però ha la sua originalità, purtroppo non si possono scattare foto anche se non c’era un granchè da fotografare, finito il nostro giretto ci dirigiamo a Norrebro, un quartiere dove a parte il cimitero non c’è nient’altro.. e se la massima attrazione è il cimitero non è difficile capire che parliamo di una quartiere di merda, secondo la nostra guida doveva essere il quartiere multietnico ma era na mezza sola.. prossima tappa, o meglio LA TAPPA, fabbrica della Carlsberg, inutile dire che l’ho scelta io ma in ogni caso da quando Giada ha iniziato a bere birra mi regala diverse soddisfazioni, almeno non ho fatto come all’Heineken Experience dove ho dovuto bere sia le mie birre che quelle di Giusy e sono uscita mezza ubriaca. Prima di entrare ci siamo fermate in un parco a mangiare, abbiamo spaccato con le mani il nostro bel filoncino di pane e l’abbiamo riempito con l’affettato (chissà cosa) e il formaggio, il risultato era buono e abbondante ma seriamente sembravamo due rumene. Entriamo nella fabbrica e onestamente me l’aspettavo meglio, o meglio è una fabbrica normalissima come quella di Bruges ma essendo un grande marchio mi aspettavo qualcosa di più carino, di interattivo, insomma come alla Heineken, ecco quella si che è una gran figata, se torno ad Amsterdam ci ritorno senza dubbio, cosa che non farò a Cph. Comunque nella fabbrica non c’è granchè a parte una fighissima collezione di bottiglie e qualche altro antico aggeggio.. abbiamo visto un paio di filmini su come veniva prodotta la birra prima e su come viene prodotta oggi e altre stronzate varie e poi siamo andate al bar a prendere le nostre 4 birre “omaggio” fin qui tutto bene, poi Giada così STUPIDAMENTE si distrae e fa cadere mezza birra sul tavolo NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO disperazione e angoscia, dopo la birra girettino veloce allo shop dove Giada MI HA comprato una bellissima maglietta ricordo.. vi spiego, a livello di soldi è stato un po’ strano perché io non avevo una corona in tasca, dato che le avevo mandato la mia quota per cambiarla in corone (a Cosenza non sanno nemmeno come sono fatte) i soldi sono rimasti a lei, poi visto che spendevamo gli stessi soldi li ha tenuti sempre lei quindi io a livello economico non c’ho capito mai un cazzo. Finita la visita arriva il momento figura di merda perché io i cazzi miei non me li faccio mai, c’era una pista di pattinaggio lì vicino, avevamo già in mente di andarci, poi a Giada piace, io avevo pattinato solo una volta con risultati non disastrosi, sono incapace ok ma almeno andavo da sola e non sono nemmeno caduta.. ok facciamolo.. ma chi cazzo me lo doveva dire a me?? A parte che la pista era una merda e vabbè, ma i pattini?? Dio che schifo di pattini stavano larghi e quindi il piede andava dove voleva e poi mi tirava il polpaccio da morire, l’ultima volta che avevo sentito un dolore simile è stato quando il fisioterapista mi faceva i massaggi riabilitativi al ginocchio dopo l’operazione, Dio che sofferenza, poi la stronza mi sfotteva ed insisteva (però mi teneva la manina che tenera ahahah) e quindi un paio di giri li ho fatti pure ma altrimenti nemmeno mi sarei alzata da quel bordo… bene non vi dico altro, per le prese per il culo vi rimando al blog di Giada perché penso non mancheranno..
Finita la tragica esperienza torniamo come al solito in ostello a riprenderci un attimo e poi via a mangiare, optiamo per un altro piatto tipico danese: il kebab, che era anche buono però piccolino infatti abbiamo preso anche una porzione di patate. Dopo la cena ci fermiamo al supermercato prendiamo una birretta al sacco e torniamo in ostello dove ci siamo fatte la nostra bella Carlsberg con le favolette di rito.
Quarto giorno, dedicato ad un paio di gite fuori porta (che poi per farci le gite abbiamo risparmiato sul cibo altrimenti si è cara però non eravamo così con le pezze al culo) prima tappa Hillerod, a circa 40 minuti di treno da Cph e poi Helsingor che si trova un po’ più a nord, tutto in giornata, e in entrambi i posti c’era da vedere il castello… come al solito prima di partire caffè al volo e pranzo al sacco da Aldolino e poi via verso Hillerod,
poi non bastava il freddo ci mancava anche la neve quindi abbiamo trovato tutto bianco, il castello (Frederiksborg Palace) è veramente bello e ho avuto modo di apprezzarlo meglio a casa in foto piuttosto che dal vivo (sarà stato il freddo? Boh), poi è sul lago sul retro ci sono i giardini, altra cosa che d’estate deve essere una figata anche perché i giardini erano imbiancati e fortunatamente si vedevano le siepi, il lago era ghiacciato e imbiancato quindi nemmeno sembrava un lago…. Poi ovviamente abbiamo trovato impalcature in ogni dove, dopo la tappa al castello abbiamo fatto un giretto in paese ma non c’era nulla e poi era anche domenica quindi tutto chiuso..
Finita la visita ci mettiamo in treno direzione Helsingor… partiamo, arriviamo a Fredensborg e il treno torna indietro a Hillerod, Giada preoccupata (figuriamoci si preoccupa per ogni cosa) ma sii tranquilla mo riparte e ci porta ad Helsingor.. (che poi non capisco il senso di sta cosa ma vabbè) arriviamo ad Helsingor (olè)
e subito vediamo il castello (Kronborg) praticamente questo castello è famoso perché è l’ambientazione di Amleto di Shakespeare.. e infatti solo così possono fotterti per andare a vederlo perché è una bella cacata come potete vedere in foto. Poi altro giretto in paese a vedere il nulla e si torna a “casa” in treno (ricordiamo la birretta in treno).. arriviamo in ostello e finalmente riusciamo a farci uno shampoo.. Dio alleluia avevamo dei capelli di merda, nei giorni precedenti non siamo riuscite a trovare un phon visto che quelli dell’ostello erano tutti presi. Usciamo per cena, nel mentre ci facciamo una passeggiata a Nyhavn di sera con una romanticissima birretta e poi a cena decidiamo per il thai, che non era male ma un po’ troppo piccante per i miei gusti, dopo cena ci infiliamo in un pub (un po’ di divertimento yeee) a bere, e Giada si “godeva” il tizio che cantava solo per lei visto che c’eravamo solo noi in quel posto e io mi sono goduta il Milan, che figata non pensavo di poterlo vedere e invece è stata una bellissima sorpresa, dopo aver bevuto un paio di birre e aver dato quasi fondo ai nostri soldi torniamo in ostello, altra birretta nel letto e altre favolette toccando soglie di romanticismo mai viste :D
Quinto e ultimo giorno, altra gita, stavolta è toccato a Malmo (in Svezia)
sempre in treno.. ecco Malmo è decisamente carina, a tratti meglio di Cph nonostante stiamo paragonando una capitale ad una normalissima città svedese, e poi anche piuttosto grandicella abbiamo visto solo una piccola parte, anche perché le cose da vedere erano concentrate nella stessa zona, iniziamo il nostro giro partendo dal Turning Torso, un palazzo di 190 metri (o giù di lì) che ha una forma particolare, non mi metto a fare descrizioni architettoniche, c’è la foto, che poi sembrava essere vicino alla stazione e invece non si arrivava mai maledetto, da lì si vede anche il ponte dell’Oresund (che collega Svezia e Danimarca) che tra l’altro l’abbiamo attraversato in treno ma non si vedeva una mazza. Altra tappa Lilla Torg la piazza principale che è minuscola ma molto carina e caratteristica, anche la piazza vicino è carina (Stortorget) e ultima tappa per chiudere in merda il castello, perché in merda? Perché faceva schifo.. Finito il giro di Malmo torniamo a Cph prendiamo la nostra bella valigia e ci dirigiamo in aeroporto che è immenso, e da qui in poi non c’è molto da dire..
Considerazioni su questo viaggio? Vi interessano?? Ve le scrivo comunque, mm allora a livello di città non è il massimo, ok che il periodo non giocava certo a suo favore ma da una capitale europea mi aspettavo qualcosina di più, poi il clima decisamente non te la fa apprezzare appieno ma tutto sommato non si può dire che sia brutta, le gite a Hillerod ed Helsingor abbiamo fatto bene a farle anche se il castello di Helsingor era brutto, però a Cph non avevamo più nulla da vedere e poi è sempre un qualcosa in più che abbiamo visto, Malmo è molto carina e mi fa ben sperare sulla Svezia in generale (tappa che spero di riuscire a fare in estate) con Giada mi ci trovo bene, mi ci sono trovata già bene in Inghilterra quindi non avevo dubbi su quest’altro viaggio, poi adesso beve anche birra quindi tanto di guadagnato.. e penso sia tutto amici bloggers alla prossima..